Quattro classi delle Scuole Superiori valdostane hanno
aderito al concorso proposto dal Soroptimist Club Valle d’Aosta, con il
patrocinio dell’Assessorato Regionale all’Istruzione e Cultura dal titolo: “ La
violenza e la discriminazione di genere: che cosa ne pensi?”.
La premiazione del Concorso è avvenuta
mercoledì 25 novembre presso la Biblioteca nell’ambito delle iniziative
organizzate dalla regione Valle d’Aosta per la“ Giornata Internazionale contro
la violenza sulle donne”.
Le classi 3a AFM del’Istituto Tecnico
Professionale “Brambilla” di Verrès, 4 B del Liceo Linguistico “E. Bérard” di
Aosta, 2A e 2B dell’Institut Agricole
Régional di Aosta hanno presentato quattro video particolarmente significativi sul
tema della violenza sulle donne.
Nei progetti presentati i ragazzi hanno
analizzato le difficili problematiche legate alla violenza di genere, inventando
storie sull’argomento, mettendosi "in gioco” come attori attraverso la recitazione, le interviste
o la danza.
La Commissione Scuola del Soroptimist ha valutato i video
presentati attribuendo 4 premi in denaro
alle classi partecipanti, con due ex equo al terzo posto.
La classe vincitrice è stata la 3a AFM
del’Istituto Tecnico Professionale “Brambilla” di Verrès, in quanto ha
originalmente proposto un filmato sotto forma di spot, che sposta l’analisi
della violenza dall’ambito femminile che la subisce a quello maschile che ne è
causa.
I nostri commenti ai lavori presentati
I video prodotti
dalle classi partecipanti al Concorso “La violenza e la discriminazione di
genere: che cosa ne pensi?” sono stati occasione di arricchimento per tutti noi
che abbiamo in modi differenti partecipato a questo evento (organizzando,
lavorando in prima persona o anche solo visionando i video).
Dai lavori
presentati possiamo constatare come i ragazzi, in seguito agli stimoli
avuti dai Docenti e sotto la loro guida, hanno
interiorizzato le difficili problematiche
legate alla violenza sulle donne:
si sono messi “in gioco” come attori,
sono diventati un gruppo che scrive e inventa storie sull’argomento
o che, attraverso il linguaggio del
corpo, mette in evidenza le diverse
sfaccettature e i simboli associati alla violenza di genere.
Per le classi, il lavoro svolto ha comportato non solo la messa
in comune di dati e informazioni, ma anche la condivisione delle strategie di
comunicazione e della
loro realizzazione.
L’impegno nel progetto è stato sicuramente un momento di crescita
importante per i singoli ma soprattutto per l’intero gruppo classe, aspetto che
penso sia uno degli obiettivi importanti per un educatore o per un genitore.
Crediamo inoltre
che per noi adulti la partecipazione a questo evento sia stato occasione
non solo di ulteriore focalizzazione sull’argomento “violenza”, ma anche di spunti
di riflessione. Usciamo tutti da questo
incontro con la consapevolezza, la convinzione e l’ulteriore conferma che i giovani, se opportunamente stimolati e guidati, possono darci moltissimo e possono anzi
stupirci per il loro coinvolgimento e per la profondità dell’analisi.
Visionando i lavori prodotti si nota che innanzitutto che essi, pur
ruotando intorno allo stesso argomento, si diversificano per contenuto e realizzazione.. Sicuramente ciò è dovuto al fatto che i ragazzi hanno età
diverse e quindi sensibilità diverse rispetto alle problematiche proposte. Tutti
i video
Tutti i I
video raggiungono lo scopo del concorso
e sono in maniera diversa ricchi di riflessioni, di attenzioni ai risvolti
sociali e psicologici del problema affrontato. A volte i contenuti sono espressi
dalle parole, altre volte si trovano nascosti dietro la scelta delle
inquadrature, delle espressioni dei volti e dei corpi o delle simbologie.
La sensibilità
agli stimoli esterni (testi, giornali, TV, media, filmati,…) insieme
all’impronta data alle classi dai loro Docenti hanno portato ricchezza e varietà.
La Commissione Scuola del Soroptimist Club Valle d’Aosta
I GIUDIZI della GIURIA
·
Nel
video della 2a A dell’Institut Agricole Régional, ci ha particolarmente colpito l’analisi delle
diverse forme di violenza fisica e psichica, fatta attraverso le quattro storie
scritte dai ragazzi stessi, e la sottolineatura finale sulla necessità di denunciare le violenze per “uscire dal
tunnel”.
Il
ricorso ad alcune indicazioni di dati numerici relativi alla violenza di genere
segnala un buon livello di approfondimento con un’analisi oggettiva dei dati.
Interessante ed appropriata al tema proposto e ai destinatari ci è sembrata
anche la scelta delle musiche e dei loro testi.
·
Nel
lavoro della 2a B dello IAR,
dal titolo “ Abituata a..”, è
interessante la scelta di affrontare il problema dello stalking: a partire da una
storia scritta dai ragazzi stessi si pone l’attenzione sul fatto che questo
atteggiamento lascia nelle donne un segno difficile da cancellare, anche quando
la prevaricazione maschile sembra essere superata.
Sono
inoltre apprezzabili, a conclusione del video, le interviste a coppie formate
da un ragazzo e da una ragazza. La modalità scelta interiorizza l’analisi
fatta, la arricchisce e la sottolinea con “commenti” personali, che coinvolgono
anche la parte maschile della classe. Tutto ciò ben risponde agli obiettivi che
il Concorso si proponeva di raggiungere, poiché il problema “violenza di
genere” riguarda tutta la Società e qualsiasi sesso.
·
La
realizzazione della 4a B del
Liceo linguistico “E. Bérard” di Aosta analizza la violenza domestica e
risulta originale ed efficacemente ricca di simboli. Ci è piaciuta sia per l’alternanza
di parti “recitate” senza parole con parti danzate, sia per l’uso del bianco e
nero e del colore nelle diverse sequenze del video. E’ interessante inoltre il
passaggio dalla solitudine della prima danza alla coralità della coreografia di
gruppo, a sottolineare l’utilità del gruppo nella presa in carico dei problemi
dei singoli.
·
Il
filmato proposto sotto forma di spot dalla III AFM dell’Istituto Tecnico
professionale “Brambilla” di Verrès, dal titolo “Sì, questo è un uomo”, si
distingue per l’originalità dell’impostazione, che sposta l’analisi della violenza
dall’ambito femminile che la subisce a quello maschile che ne è la causa.
In particolare ci è
sembrata importante la scelta di presentare nella stessa scena modelli maschili
“violenti” in opposizione a comportamenti maschili che li contrastano.
Le sei storie presentano
situazioni e ambienti diversi in cui la violenza si verifica e la loro
sceneggiatura analizza le problematiche in modo corale. Particolarmente
apprezzabile è anche la coralità della scena finale.
I ragazzi per la
realizzazione dello spot si sono confrontati con professionisti per meglio
conoscere la tecnica affinché la comunicazione fosse più efficace.
E’ motivo quindi di plauso
per loro e di soddisfazione per noi il fatto che lo spot preparato per il
Concorso verrà utilizzato per una campagna contro la violenza in tutte le
scuole della Bassa Valle.