Donne impegnate in campo professionale ma attente alle
difficoltà di altre donne e di situazioni difficili: le socie del
"Soroptimist club Valle d'Aosta" hanno raccontato in un convegno,
sabato 16 febbraio, nella sala conferenze della biblioteca di Aosta, vent'anni
di attività in nome dell'altruismo.
«Questa è anche l'occasione propizia - ha evidenziato nel
suo intervento la presidente Meri Macori Marzini - per ringraziare tutte le
socie del club per essere interpreti della vitalità che anima la nostra associazione.
Vitalità che spazia e abbraccia tanti temi. Nell'incontro di oggi affrontiamo
quello delle "Donne e solidarietà" e spero che sia un momento
propositivo e di arricchimento da cui trarre indicazioni da cui trarre
indicazioni per azioni future sempre più concrete e incisive».
La presidente del Consiglio Valle,
Emily Rini, e la "past president" del club, Paola Varda, hanno
sottolineato l’impegno comune per la difesa dei diritti delle donne
profuso dal Consiglio regionale e dal Soroptimist Valle d’Aosta, impegno concretizzatosi nella manifestazione del
Premio Donna dell’Anno e del Premio Soroptimist, giunti alla loro 15^ edizione. La Presidente
Rini ha altresì anticipato il tema della violenza sulle
donne, che sarà presto oggetto di una legge regionale e che è stato ricordato
anche dalla "Donna dell'anno" del 2012, Caddy Adzuba Fauraha. La
giovane giornalista congolese, candidata al premio proprio dal
"Soroptimist", si è fatta infatti
portavoce delle violenze sulle donne che nel suo Paese vengono
utilizzate come strumento di controllo della popolazione e di destabilizzazione
della società.
Un approccio profondo al femminicidio e alle violenze in
famiglia è stato offerto dal procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia: «ci
siamo trovati di fronte a casi molto delicati - ha spiegato - in cui la
freddezza e la chiarezza nelle risposte del marito sono riusciti a mascherare
situazioni di violenze famigliari, anche attraverso lo stato confusionale e
l'agitazione della moglie. Un'altra situazione che ultimamente c'è è
l'archiviazione di un terzo delle denunce di stalking dei 135 casi di lesione
segnalati nel 2012: la nuova normativa ha portato certe coppie conflittuali ad
attaccarsi a questa motivazione».
Nel corso dell'incontro sono intervenute anche Dilva
Rollandin, responsabile delle comunità psichiatriche riabilitative "La
Lumière" e "Maison Mont Fallère" e Paola De Leo, dirigente
dell'Alto commissariato per i rifugiati delle "Nazioni Unite" che ha
ricordato: «il terzo settore registra una crescita del sei per cento annuo e
rappresenta oggi un'importante percentuale del prodotto interno lordo di molti
Paesi. Il no-profit è anche un importante datore di lavoro femminile il 69 per
cento della forza lavoro delle "Ong". Il 46 per cento dei direttori e
amministratori delegati di queste organizzazioni è donna».
Un momento artistico, ma che ha fatto riflettere, è stato
portato dall'attrice e regista Corinna Lo Castro, con la proiezione del
monologo "Il questionario", scritto da Tullia Alborghetti ed in
chiusura, la presidente nazionale del "Soroptimist club", Flavia
Pozzolini ha ricordato il carattere internazionale del "club service"
ed il compito delicato delle donne nel mondo.
Elena Meynet